Indice dei contenuti
- 1 Introduzione
- 2 Prestiti per pensionati Inps fino a 90 anni
- 3 Come si calcola l'età nei prestiti
- 4 Prestiti per pensionati Inps fino a 90 anni: varie soluzioni
- 5 Il microcredito, piccolo prestito e prestiti pluriennali
- 6 Conclusione
Se vuoi conoscere quali sono i migliori prestiti per pensionati inps fino a 90 anni, sei nel posto giusto. In questa guida ti spiegheremo tutti i dettagli su questi finanziamenti adatti anche a chi è un po’ più avanti con l’età.
Introduzione
Negli ultimi anni, le domande di prestiti per i pensionati sono cresciute sempre di più. Questo è dovuto ad una ricorrente richiesta di prestiti da parte di adulti che spesso vengono rifiutate per mancanza dei requisiti che possano soddisfare le banche. Infatti, molti giovani che spesso non riescono ad accedere a delle forme di finanziamento, si rivolgono ai pensionati per avere dei garanti sicuri. Questi rappresentano infatti una delle categorie della società ad avere un reddito fisso, delle entrate mensili costante e anche degli immobili di proprietà.
Le banche, in fase istruttoria, valutano che il richiedente del prestito abbia un reddito saldo e anche delle proprietà. Questi elementi rappresentano delle garanzie per le finanziarie dal momento che, in caso di mancato pagamento delle rate, questi potranno coprire l’intero importo del debito.
Ma anche gli stessi pensionati potranno aver bisogno di liquidità urgente per poter affrontare delle spese. Spesso i pensionati, soprattutto legati all’ente pensionistico Inps, trovano diverse soluzioni agevolate per i finanziamenti. Ma sarà difficile trovare delle soluzioni di credito per chi ha un’età avanzata. Infatti la maggior parte dei prestiti spesso ha come età limite 70 o 75 anni. Per questo, nei prossimi paragrafi vi aiuteremo a scovare i migliori prestiti per pensionati Inps fino a 90 anni.
Prestiti per pensionati Inps fino a 90 anni
Sono sempre di più i pensionati che ricercano dei prestiti Inps fino a 90 anni. Ormai l’età media di sopravvivenza si è allungata e così anche le aspettative di vita. Per tale motivo, anche chi è più avanti con l’età potrebbe aver bisogno, ad un certo punto della vita, di un aiuto economico. Si tratta di tipi di credito non molto facili da ottenere dal momento che le banche vogliono avere la certezza che un beneficiario di un prestito abbia delle condizioni di vita e di salute buone durante tutto il periodo di finanziamento.
Questo perché la finanziaria vuole assicurarsi che il debitore possa sempre rimborsare il prestito e non muoia prima che il finanziamento sia concluso. In particolare, le banche fanno attenzione al fattore età con i prestiti con cessione del quinto della pensione, i tipi di credito più diffusi in assoluto.
Infatti la cessione del quinto rappresenta proprio la soluzione di credito a cui più si rivolgono i pensionati Inps in ricerca di prestiti. Si tratta infatti di finanziamenti con pochi vincoli ma spesso non vengono concessi a chi ha più di 70 anni per delle politiche di rischio.
La cessione prevede la trattenuta di massimo un quinto della pensione del richiedente, ossia del 20%. Le trattenute rappresentano le rate del prestito e vengono fermate direttamente dall’ente pensionistico in cui il pensionato è iscritto. Ma un pensionato che non gode di una pensione molto alta, non potrà accedere a questo credito. Questo perché, tolta la trattenuta, non potrà restare con un importo della pensione al di sotto della soglia minima di sopravvivenza stabilita dallo Stato.
Come si calcola l’età nei prestiti
Un dubbio che spesso assale il pensionato che ricerca un prestito è se l’età ha un impatto all’inizio del finanziamento oppure alla fine. Infatti non sempre è chiaro se il limite d’età stabilito dalle banche per i prestiti si riferisce agli anni che il richiedente deve avere alla domanda del prestito oppure alla fine del piano di rimborso.
I prestiti personali fino a 90 anni indicano che all’inizio del prestito il soggetto deve avere almeno 88 anni. La durata minima del prestito è infatti di 2 anni, in questo modo al termine avrà 90 anni, come fissato dal regolamento.
Pertanto quando si indica l’età limite di un prestito, questa dovrà essere raggiunta al termine del finanziamento. Proprio per tale motivo, prima di fare la richiesta del credito alla banca, bisogna fare un calcolo in anticipo della propria età anagrafica.
Prestiti per pensionati Inps fino a 90 anni: varie soluzioni
Oltre alla cessione del quinto, esistono molti altri prestiti per i pensionati Inps fino a 90 anni. Come abbiamo già potuto capire, la cessione del quinto non appare infatti un’ottima soluzione per tutti. Ci sono infatti altre strade da percorrere per ottenere un finanziamento.
Sicuramente il primo tipo di prestito da valutare è il classico credito personale. I prestiti personali sono l’ideale anche se bisognerà comunque sottoscrivere una polizza di assicurazione sulla vita, ed è obbligatorio, in aggiunta occorreranno anche delle garanzie. Un’altra soluzione potrà essere il mutuo liquidità, si tratta di un prestito per la propria abitazione che potrà essere pagato anche dagli eredi.
Poi, un’altra soluzione è il prestito vitalizio ipotecario o bancario. Si tratta di un finanziamento che dovrà essere rimborsato in un’unica soluzione dagli eredi oppure si potrà lasciare che la finanziaria venda l’immobile per riprendersi la somma versata del prestito.
Esistono poi i prestiti cambializzati che prevedono l’uso di questi titoli di credito come garanzia dei pagamenti e poi i prestiti tra privati in via telematica, ossia i cosiddetti peer-to-peer.
Il microcredito, piccolo prestito e prestiti pluriennali
Un’altra soluzione per i pensionati Inps che desiderano dei prestiti fino a 90 anni è il microcredito. Si tratta di uno strumento con cui il beneficiario può accedere ad un finanziamento anche se si trova in forti condizioni di disagio economico. È un prestito finalizzato a delle spese emergenziali. Può essere molto simile al credito d’onore.
I piccoli prestiti Inps per pensionati fino a 90 anni invece sono riservati ai dipendenti pubblici iscritti alla Gestione Unitaria delle prestazioni creditizie sociali. Prevedono un piano di finanziamento che può durare un minimo di 12 mesi e un massimo di 48 mesi.
I prestiti pluriennali Inpdap sono invece dei finanziamenti con piani di ammortamento di 5 o 10 anni di durata. Servirà però giustificare l’erogazione del prestito con una specifica documentazione.
Conclusione
Avere dei prestiti per pensionati Inps fino a 90 anni è dunque possibile. Prima di prendere qualsiasi decisione, è bene rivolgersi ad un consulente finanziario che possa indirizzarci verso la soluzione migliore per la nostra condizione e per le nostre esigenze.