Prestiti pensionati con pensione sociale: migliori offerte e preventivi di Aprile 2024

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Se vuoi conoscere le alternative di prestiti per pensionati con la pensione sociale, in questa guida troverai quello che cerchi. Nei prossimi paragrafi ti spiegheremo infatti tutte le soluzioni di finanziamento previste per queste situazioni finanziarie.

Pensione sociale: cos’è e a chi spetta

Prima di scoprire quali sono i prestiti per i pensionati con la pensione sociale, è utile capire qualcosa di più su questo tipo di pensione.

La pensione sociale è un aiuto finanziario che lo Stato dà a chi si trova in una situazione economica svantaggiata. Dal 1996 la pensione sociale è diventata l’assegno sociale, un beneficio che comporta l’ottenimento di una certa cifra di denaro per 13 mensilità. L’ammontare della somma è stabilità ogni anno, per il 2021 è stato pari a 460,28 euro.

L’ex pensione sociale è stata istituita con la legge n.153 del 3 aprile del 1969. L’assegno sociale è molto simile alla pensione sociale. Le soglie di reddito necessarie per beneficiare del contributo sono sempre scelte anno per anno. Ma la differenza è che l’assegno sociale, più moderno, può essere richiesto anche da cittadini stranieri che però risiedono in Italia. L’assegno inoltre non è soggetto a Irpef ma non si può avere la quattordicesima.

Requisiti per l’ottenimento dell’ex pensione sociale

Esistono dei requisiti per rientrare nell’ex pensione sociale, quindi nell’assegno. Di seguito tutti i parametri che bisogna possedere al momento dell’invio della domanda:

  • Aver compiuto 67 anni di età
  • Bisogna essere in condizione di disagio economico. Il reddito deve essere entro le soglie stabilite ogni anno e viene verificato anche il reddito cumulato tra due coniugi
  • Avere la residenza in Italia e 10 anni di soggiorno legale e continuativo
  • I cittadini europei devono essere iscritti all’anagrafe nel comune dove si risiede. I cittadini extra UE invece devono avere il permesso di soggiorno continuativo e per un lungo periodo.

È importante specificare che la pensione sociale si concede solo se si abita e si risiede in Italia. Infatti se il beneficiario vive per più di 30 giorni in un paese estero si vedrà sospendere il finanziamento. Se trascorre un anno fuori avrà la pensione revocata.

Come fare domanda per la pensione sociale

Per presentare la richiesta della pensione sociale, ossia l’assegno sociale, bisogna avare la domanda online nel sito dell’Inps. Basterà andare sul portale e seguire tutti i passaggi. Altrimenti si potrà telefonare al contact center dell’istituto, oppure rivolgersi al patronato o a enti di patronato.

Pensione classica e pensione sociale: le differenze

Esistono delle divergenze tra l’assegno classico e quello sociale, come la pensione sociale. I prestiti per i pensionati che si trovano in queste situazioni potrebbero infatti trovare alcuni problemi. Infatti spesso quando si deve ottenere un finanziamento, lo Stato controlla che vi sia la possibilità di attuare la cessione del quinto.

Se la pensione classica è però fondata sui contributi versati durante gli anni di lavoro, la pensione sociale invece viene erogata dallo Stato quando ci sono i contributi minimi.  Quinti spesso non viene concesso il prestito proprio perché non si può fare la cessione del quinto visto che la somma della pensione sarebbe di circa 500 euro. 

Prestiti per pensionati con pensione sociale: sono possibili?

Chi ha la pensione sociale difficilmente vedrà erogarsi dei prestiti dalle banche o dagli istituti che fanno credito. Questo perché per il rimborso è prevista la cessione del quinto ed i pensionati con un assegno sociale sicuramente non riusciranno a coprire l’importo previsto. Ma non bisogna pensare che a priori i pensionati con la pensione sociale non potranno richiedere dei prestiti. Esistono infatti delle alternative, scopriamo quali.

Ci sono delle soluzioni ottimali per poter comunque ottenere il finanziamento. Infatti il richiedente potrà ipotecare un immobile di sua proprietà. Basterà infatti mettere una propria casa come garanzia per il rimborso. Nel frattempo si potrà comunque usare l’immobile. Questo tipo di finanziamento si chiama prestito vitalizio ipotecario. Si potrà richiedere con un età al di sopra di 60 anni e si potrà ottenere una somma per un valore tra il 20% e il 50% del prezzo dell’immobile.

Come ottenere i prestiti per pensionati con pensione sociale

Quando ti sei accertato di poter accedere ai prestiti per pensionati con pensione sociale potrai indirizzarti verso un ente di credito o una società finanziaria che ti aiuterà ad ottenerlo. Chi beneficia di questo prestito otterrà un finanziamento personale finalizzato ad una precisa spesa.

Sul mercato ci saranno diverse soluzioni a cui accedere in base all’oggetto che occorre comprare. Si potranno acquistare determinati beni o servizi utili per la propria quotidianità. Quindi sarà possibile vedersi erogare un prestito con una pensione sociale purché questo sia finalizzato.

Prestiti finalizzati e prestiti vitalizi bancari: cosa sono

I prestiti finalizzati sono dei finanziamenti che vanno sempre giustificati. Questo significa che se un pensionato con la pensione sociale riesca ad accedere ad un credito pari a 20 mila euro, eventualmente per pagare dei lavori di messa in sicurezza dell’immobile, dovrà sempre specificare il fine del suo prestito.

Altrimenti si potrà ricorrere al prestito vitalizio bancario che necessiterà l’ipoteca di un immobile. Con questi tipi di crediti il richiedente dovrà avere almeno 60 anni e potrà ricevere subito la somma richiesta mettendo un’ipoteca, ad esempio, su una sua casa, continuando però ad usufruirne. Questi prestiti vanno sempre finalizzati e il costo desiderato andrà stabilito sin dall’inizio.

Il costo e il tasso sull’immobile dipenderà in gran parte dall’età del richiedente. Se questo ha 60 anni la cifra sarà del 10% pari al valore della casa. Del 20% per i richiedenti di 70 anni e del 50% per chi ha 90 anni.

Tempi della perizia sull’immobile

Quando si fa richiesta per un credito con vitalizio bancario bisognerà attendersi che la perizia sull’immobile venga approvata. Questa verrà fatta da un tecnico designato dall’istituto bancario. Nella fase iniziare, ossia la via preliminare, la banca darà il suo parere di fattibilità dell’immobile. In quel caso, sentirsi dare un rifiuto non significherà che quella è la decisione finale poiché basterà abbassare l’importo del prezzo desiderato per proseguire con l’analisi.

Poi ci sarà la fase successiva, ovvero la valutazione tecnica dell’immobile, da cui si valuterà lo stato di conservazione della casa e una stima generale. A partire da quel momento in poi si valuterà se l’immobile è adeguato per l’ipoteca. La perizia, eseguita dal tecnico di fiducia, è spesso a carico del richiedente quindi bisogna valutare una spesa maggiore.