Indice dei contenuti
- 1 Assegno sociale: cos'è e a chi spetta
- 2 Requisiti per l'assegno sociale
- 3 Come si invia la domanda per l'assegno sociale
- 4 Differenza tra pensione classica e assegno sociale
- 5 Prestiti pensionati con assegno sociale: è possibile richiederli?
- 6 Prestiti per pensionati con assegno sociale: come ottenerli
- 7 Esempi di prestiti finalizzati per pensionati con assegno sociale
- 8 Come si richiede il prestito vitalizio
- 9 La perizia sull'immobile
Se vuoi scoprire quali sono i prestiti a cui possono accedere i pensionati con assegno sociale, sei nel posto giusto. In questa guida ti spiegheremo tutte le alternative di finanziamento disponibili per questa categoria.
Prima di scoprire quali sono i prestiti per i pensionati con assegno sociale, sarà importante conoscere alcune informazioni utili su questo tipo di pensione.
L’assegno sociale è una prestazione economica che va richiesta tramite domanda e destinata ai cittadini che si trovano in situazioni di svantaggio a livello economico. Si tratta di categorie di persone che non arrivano ad una pensione mensile non consona a quanto stabilisce invece la legge. Lo Stato infatti a sancito che la somma necessaria per una vita dignitosa è di circa 500 euro mensili.
L’assegno erogherà un massimo di 448,07 euro per 13 mensilità. I richiedenti non coniugati che non hanno reddito avranno diritto al massimo, e anche i coniugati che hanno un reddito inferiore rispetto all’ammontare annuo dell’assegno.
L’assegno sociale viene consentito a chi ha un determinato tipo di reddito personale e viene accertato in base al fatto di essere coniugati oppure e al reddito cumulato assieme al coniuge. Si tratta di un tipo di pensione provvisoria, infatti ogni anno bisogna procedere con la verifica della sussistenza dei requisiti che prevedono la concessione del finanziamento.
L’assegno sociale non è però reversibile ai familiari superstiti e non può neanche essere erogato qualora il richiedente si trovasse in un paese estero. Se il titolare dell’assegno sosta all’estero per più di 30 giorni, la pensione agevolata verrà sospesa. Dopo un anno verrà revocata. Inoltre non prevede la trattenuta Irpef.
Esistono dei requisiti che il richiedente dovrà avere e soddisfare al momento della presentazione della richiesta. Quando si invia la domanda, verranno effettuate delle corrette verifiche per vagliare la situazione del soggetto richiedente.
Il pensionato dovrà rispettare i seguenti requisiti per ottenere l’assegno sociale:
- Età pari o superiore a 67 anni
- Stato di bisogno economico
- Cittadinanza italiana
- I cittadini stranieri comunitari devono essere iscritti all’anagrafe del comune dove risiedono
- I cittadini extracomunitari devono avere il titolo di permesso di soggiorno se vivranno per lungo periodo
- Residenza effettiva, dovrà essere continuativa e fissa per almeno 10 anni nella nazione.
Per inviare la richiesta per l’assegno sociale, bisogna fare domanda online attraverso vari canali
- Il sito dell‘INPS. Se il richiedente possiede il codice PIN rilasciato dall’ente basterà cliccare su Servizi online, poi su Servizi per il cittadino e poi Domanda di Prestazione Pensionistica.
- Contattando il contact center al numero dell’Inps, si tratta di un numero gratuito da rete fissa e da rete mobile a pagamento.
- Presso i patronati o gli intermediari dell’Istituto
Esistono delle differenze tra la pensione classica e l’assegno sociale. Gli istituti di credito infatti faranno molta attenzione alla presenza di un assegno sociale per i prestiti per pensionati soprattutto per valutare se ci sia la possibilità di finanziare con la cessione del quinto.
La pensione classica è fondata sui contributi versati anno per anno quando si lavora. L’assegno sociale invece viene dato dallo Stato quando il pensionato non ha contributi e maturati per accedere al fondo pensionistico. Di solito quindi è difficile chiedere un prestito con una pensione minima, che si aggira intorno ai 500 euro.
Ma quindi sarà possibile per i pensionati ottenere i prestiti con l’assegno sociale? Cerchiamo di inquadrare meglio la situazione.
I prestiti per i pensionati con assegno sociale sono quindi possibili? Di norma si tenderebbe a pensare che la risposta è negativa. Questo perché la maggior parte dei prestiti per pensionati avviene con la cessione del quinto e con un reddito a quel livello non si potrebbe sostenere. Tuttavia ci sono delle alternative che farebbero scorgere la luce in fondo al tunnel.
Infatti esistono i prestiti tra i privati che consentono di erogare delle somme piccole. Oppure c’è la possibilità di un prestito vitalizio ipotecario. Si tratta di un tipo di finanziamento che prevede l’ipoteca su un immobile di proprietà che si potrà comunque usare durante tutto il finanziamento. A poter richiedere questo tipo di prestito saranno le persone con almeno 60 anni di età. Potranno ottenere una somma che si attesta tra il 20% e il 50% del costo dell’immobile.
Sarà molto importante sapere come si potranno ottenere i prestiti per i pensionati con un assegno sociale. Basterà rivolgersi ai normali istituti che fanno credito oppure alle società finanziarie. I soggetti beneficiari di questa pensione sociale potranno ottenere delle offerte finanziarie presenti sul mercato e pensate per chi ha delle particolari urgenze economiche o per chi vive in situazioni di disagio. Ad esempio vengono erogate per chi deve fare degli acquisti di beni o servizi.
Pertanto si potrà fare richiesta di prestiti pensionati con l’assegno sociale ma i prestiti dovranno sempre essere finalizzati.
In questo paragrafo vi forniremo un esempio pratico per capire al meglio ogni cosa sui prestiti finalizzati per pensionati.
Qualora un richiedente con assegno sociale riesca ad ottenere un finanziamento da 20 mila euro per pagare i lavori di riqualificazione energetica in casa potrà scegliere tra tre soluzioni diverse. Potrà fare la domanda di credito ad un istituto finanziario che prevede il finanziamento con 120 mesi con una rata mensile di 214 euro, oppure ad altri enti che garantiscono un prestito dalla durata fino a 120 mesi con rata mensile da 212 euro con il Tan al 6% e il Taeg al 6,27%.
L’ultima ipotesi è invece di ricorrere al prestito vitalizio bancario ipotecando un immobile. Con questo finanziamenti i proprietari di un immobile con almeno 60 anni di età potranno avere subito del denaro liquido per le proprie necessità finanziarie senza perdere la proprietà sull’immobile. Bisogna però decidere sin dall’inizio qual è l’importo desiderato e quale tipo di acquisto bisogna fare con quelle liquidità.
Di solito si può ottenere un importo di finanziamento che arriverà fino al 50% del valore del proprio immobile. Gli enti che fanno credito di solito garantiscono delle cifre pari al 10% del valore della casa per i richiedenti di 60 anni e del 20% per chi ha 70 anni. Invece per chi ha 90 anni si arriva anche a 50%. Il tutto dipenderà quindi dall’età di chi fa richiesta.
Come si richiede il prestito vitalizio
Il prestito vitalizio bancario, prima di essere richiesto, andrà valutato al meglio per analizzare ogni tipo di preventivo e capire quello più adeguato. Poi conviene trovare l’ente finanziario idoneo e inviare la documentazione richiesta per il contratto.
La documentazione dovrebbe prevedere:
- Copia del documento d’identità
- Codice Fiscale
- Certificato contestuale
- Lo stato di famiglia
- La relazione notarile preliminare
- La perizia
Quando viene inviata la richiesta, si dovrà poi attendere un po’ di tempo, alcuni mesi, per l’erogazione del prestito.
La perizia sull’immobile
Prima di ricevere la risposta definitiva riguardo il prestito vitalizio, la banca dovrà dare prova della fattibilità. Un accettazione o un rifiuto in questa fase ricevere un accettazione o un rifiuto non significherà che si tratta della risposta definitiva. Infatti qualora il credito venga negato allora si potrebbe abbassare la cifra dell’importo desiderato e dichiarato al principio del contratto.
Con la valutazione tecnica dell’immobile avverrà la verifica finale e si scegliera se l’ipoteca è stata approvata.